Mezzojuso
Il Comune di Mezzojuso è situato a 530 metri di altitudine e distante dal capoluogo circa 40 km, conta circa 3000 abitanti per una densità abitativa di 60,3 abitanti per chilometro quadrato. E’ circondato da una vasta macchia arborea posta sulle pendici della collina Brigna (dall’Albanese “Costola”), considerata da qualche tempo emblema di Mezzojuso, inoltre appare sovrastata da una croce che simboleggia la redenzione.
All’interno del comune, si possono osservare le alte torri a guglia dei campanili di due chiese, che rappresentano i due differenti gruppi etnici religiosi locali. Infatti oltre alla tradizione cristiano cattolica, convive in questi luoghi il rito Bizantino o greco ortodosso. In esso e grazie ad esso tutta quanta la comunità riscopre le proprie origini e la propria identità.
Nel corso dei secoli, diversi papades, sacerdoti di rito orientale, si sono distinti per le loro capacità poetiche in lingua albanese rivestendo ruoli di eparca-vescovo ordinante per le comunità albanesi d’Italia.
Il territorio, noto per i suoi Castagneti, si estende per 49,43 km², confina a Sud con i territori di Campofelice di Fitalia, Cefalà Diana, Ciminna, Corleone, Godrano, Marineo e Villafrati e fa parte della Riserva Naturale Orientata Bosco della Ficuzza, Rocca Busambra.
Caratterizzato da una morfologia varia, offre una molteplicità di ambienti di rilevante interesse sia storico che paesaggistico.
L’area è attraversata da una maglia di corsi d’acqua a carattere torrentizio e delimitata ad occidente da una dorsale di rilievi montuosi e raggiunge la sua massima altitudine con gli oltre 1.000 metri del Pizzo di Casa
Girando per le distese di Mezzojuso è possibile ammirare il verde cupo dei boschi di querce e dei castagneti, che si contrappongono alla solare campagna che si estende fino a fondo valle tra morbide colline in cui ammirare il verde-grigio degli uliveti e quello più intenso dei vigneti, nonché i variopinti colori dei seminativi.
I beni ambientali costituiscono per Mezzojuso, insieme all’antichissima storia del luogo, alle sue tradizioni, alla compresenza di due riti, all’inestimabile patrimonio architettonico ed artistico, una ricchezza da preservare e curare, affinché a tutte quante le persone sia del luogo che turisti, possano sperimentare, l’armonia che coesiste sia nel variegato paesaggio che nella duplicità del culto.
La storia
Nel 1132 il casale di Mezzojuso, Manzil Yùsuf (fondaco di Giuseppe), fu donato dai normanni al Monastero di San Giovanni degli Eremiti e, successivamente, nel 1282 elevato ad Univèrsitas.
Alla fine del 1400, Mezzojuso diventa uno dei luoghi di rifugio di alcuni gruppi albanesi, spinti all’interno dell’Isola dall’avanzata turca. A tal proposito, segno tangibile di quest’antica convivenza, sono le torri a guglia dei campanili delle due chiese che si trovano nella pubblica piazza, chiese che ancora oggi celebrano, una il rito latino (Chiesa dell’Annunziata) l’altra il rito bizantino (Chiesa di San Nicolò di Mira).
Il Comune di Mezzojuso si distingue in particolar modo per la locale produzione di vino, formaggi come caciocavallo e ricotta, salumi e olio noti per la loro eccellenza.
Per favorirne la produzione di questi beni, su tutto il territorio, sono presenti numerose aziende agricole, che grazie alla bontà delle produzioni riescono anche ad esportare il loro prodotti sui mercati esteri.
Altrettanto diffuso è l’allevamento di bovini, ovini e caprini da cui si ottengono pregevoli produzioni di carne e di latte fresco.
Degne di nota sono anche la produzione delle mandorle locali e delle pregiate castagne che è possibile degustare nel corso della la sagra ad esse destinata che si svolge ogni anno ad ottobre.
PUNTI D'INTERESSE
2 - Chiesa di San Nicolò di Mira
3 - Monastero Basiliano - Chiesa di Santa Maria delle Grazie
4 - Ex Convento dei Frati Minori Riformati Chiesa dell’Immacolata Concezione
5 - Chiesa del SS. Crocifisso
6 - Santuario di Maria SS. Dei Miracoli
7 - Castello
8 - Chiesa di San Rocco
9 - La vecchia fontana