Ventimiglia di Sicilia
Ventimiglia di Sicilia è un paesesituato in un’affascinante zona collinare con 540 m. altitudine s.l.m., posizionato nell’entroterra Palermitanonon molto distante della costa tirrenica Imerese, confina con i comuni di Baucina, Bolognetta, Caccamo, Casteldaccia e Ciminna. Il paese è di circa 2.200 abitanti per una densità abitativa di 78 abitanti per chilometro quadrato.
Ventimiglia di Sicilia può in qualche modo essere suddivisa in due contesti: quello urbano e quello dell’ex Feudo Traversa. La bellezze di questi siti hanno fatto sì che potesse far parte della Riserva Naturale Orientata di “Pizzo Cane”, “Pizzo Trigna” e “Grotta Mazzamuto”, istituita per salvaguardare il patrimonio naturale,biologico e paesaggistico, dalla Regione Siciliana. Vi sono diverse ipotesi che spiegano l’origine del nome “Ventimiglia”. La prima ipotesi sostiene che “Calamigna” derivi dal latino “CALAMINIUS” che significa “fatto di canna” o ancora “CALAMIÑIA” che è la pronuncia spagnola di Calamigna.
Una seconda ipotesi, sostiene che, la prima parte del nome “Cala” derivi dall’arabo “Qal’ah” cioè “rocca fortificata”, a seguito di alcuni ritrovamenti di resti murari e tracce della presenza di un castello, per quanto riguarda la seconda parte ossia “Migna” si suppone derivi dal latino “Moenia” cioè mura fortificate, rafforzando quindi il primo appellativo, nella traduzione finale si ha quindi “Rocca circondata da mura fortificate”.
L’appositivo “di Sicilia”, invece, venne aggiunto nel 1863, per distinguerla dalla omonima cittadina Ligure. L’economia del paese è principalmente di origine agricola, le specie coltivate in prevalenza sono alberi di ulivo, agrumi e mandorleti, il settore della produzione dell’olio, relativamente ai processi di lavorazione, ha subito le influenze della tecnica. Un’altra principale attività è rappresentata dalla pastorizia che ad oggi preserva ancora le tecniche originali di produzione. Ma il paese di Ventimiglia di Sicilia è ricordato principalmente per la qualità dei suoi prodotti, in particolare; olio, fichi d’india, carne e dolci. Gli ambienti naturali sono prevalentemente montani, a tal proposito di grande importanza è il Monte Calamigna alto circa 1100 metri, che favorito la presenza di diverse specie zoologiche particolarmente interessanti, come l’Aquila Reale, il Grifone, il Capovaccaio, la Coturnice, lo Zigolo Mucciato, il Gatto selvatico ed infine l’Istrice.
La storia
Pur essendo relativamente recente, la storia di questo piccolo centro presenta ancora molti aspetti oscuri. Infatti esiste, in prossimità dell’abitato, un antico insediamento che non è ancora stato possibile datare con certezza ma che sembrerebbe presentare caratteristiche ritenute interessanti da parecchi studiosi di archeologia. Alle pendici del monte cane, arroccati in posizione strategica, con il monte Cane alle spalle ed una immensa vallata davanti, tantissimi secoli fa in località “castiddazzu” fecero la loro comparsa quelli che furono i primi abitanti di Ventimiglia. Pare infatti che nei dintorni di Ventimiglia di Sicilia, “Calamigna”, come viene chiamata dagli stessi abitanti e dai comuni vicini, sia esistito un insediamento databile attorno al V secolo a.C., costituito da un “castello”, ovvero un edificio più grande e maestoso per le sue dimensioni e da molte casette sparse, il tutto circondato da ampie mura fortificate, che si estendono per alcuni chilometri a contorno dell’odierna Ventimiglia.
La storia degli ultimi secoli, con testimonianze trascritte, recita che le terre di Calamigna vennero date in dote a Beatrice Ventimiglia,figlia del celebre Giovanni III Ventimiglia, nonché principe di Castelbuono, marchese di Geraci, signore di Tusa, Gangi, S. Mauro e Pollina, signore di Ciminna e Castelluzzo, Vicario Generale e Presidente del Regno di Sicilia.
Nel 1622, la povera Beatrice rimase vedova di Girolamo Conte di Racalmuto, erede di Casa del Carretto, e con due piccoli fanciulli da crescere, Giovanni e Dorotea decise di fondare nel proprio feudo di Calamigna un insediamento, a cui diede il nome di Ventimiglia, in onore della sua illustra famiglia; il 1625 è la data in cui viene ufficialmente fondata Ventimiglia di Sicilia.
Nel 1627, il Re di Spagna Filippo IV, concede le ultime autorizzazioni per la costruzione del nuovo nucleo urbano che viene velocemente popolato.
Vantaggiose le condizioni offerte dalla principessa per la costruzione del primo nucleo urbano. Con atti di concessione assegna terre e case ai primi abitanti, provenienti dai centri viciniori.Il 20 Settembre 1656 si spegne Beatrice, Principessa di Ventimiglia e Contessa di Racalmuto, e per suo volere viene sepolta ai piedi dell’altare maggiore della Chiesa Madre.Fino al 1778 la dinastia dei Ventimiglia – Del Carretto viene preservata dai successivi eredi, ma con la morte dell’ultimo erede principe di Ventimiglia, Giuseppe Antonio Requesens, la proprietà della “Terra” passa nelle mani della famiglia Grifeo dei Principi di Partanna, ultima nell’ordine cronologico a possedere il feudo e territorio di “CALAMIGNA”. Nel 1863, dopo l’unità d’Italia, fu aggiunto l’appositivo “di Sicilia” per distinguerla dalla Ventimiglia-Ligure.
PUNTI D'INTERESSE
2 - Chiesa di San Vito Martire
3 - Fontana Abbeveratoio di piazza Castello
4 - Chiesa Madre Immacolata Concezione
5 - Oratori
6 - Ex Chiesa Maiorca - Chiesa di Sant'Eligio (Sant'Aluoi)
7 - Monte Calvario
8 - Chiesa di Sant'Antonio Abate (Chiesa del Collegio)
9 - Edicola – Madonna del Carmelo
10 - Chiesa di San Nicolò
11 - Chiesa M. SS. della Grazia (Matri Razia)
2 - Madonna della Grazia
3 - Biblioteca Comunale
4 - Maria SS. del Rosario (Santa Patrona)