Festa del SS. Crocifisso
I festeggiamenti in onore del SS. Crocifisso, nel territorio “dalle valli al mare”, sono particolarmente sentiti da parte dei fedeli locali, dalle popolazioni provenienti dai paesi limitrofi nonché dalle numerose comunità di emigranti residenti all’estero. I festeggiamenti si svolgono nel mese di maggio e settembre, nei paesi di Ciminna, Baucina, Mezzojuso, Villafrati e Trabia, prevedono celebrazioni e maestose solennità tipiche del territorio.
Nei giorni di festa nelle strade e nelle piazze del paese si respira un clima gioioso e solenne; molti abitanti, e non solo, si recano in chiesa per assistere agli eventi religiosi. Le processioni si articolano lungo le vie del paese, durante le quali il fercolo ligneo (a vara), capolavoro della manifattura artigiana locale del passato, è condotto a spalla dai portatori, rimandato per tradizione familiare.
La festa del SS. Crocifisso è caratterizzata da manifestazioni folkloristiche di vecchia tradizione allo scopo di intrattenere il pubblico, accompagnate dalle “retini” ovvero muli “bardati” in festa, da bande musicali, e gruppi folkloristici che sfilano per le vie del paese. In passato erano molto attese anche le corse dei cavalli, ma la tradizione è andata via via scomparendo. Durante i giorni dei festeggiamenti, le vie del paese sono piene di colori e di luci, sia per le “luminarie” che per le “bancarelle” piene di attrattive per grandi e piccini.
Nella stessa occasione, spesso viene allestita la fiera del bestiame nella quale è possibile acquistare prodotti ed utensili utili per l’allevamento e per la lavorazione dei manufatti, oltre che molteplici specie animali. Una fiera collegata come un tempo all’attività della terra.
La festa del SS. Crocifisso di Ciminna
L'opera del Dr. Vito Graziano datata 1911 “Ciminna – Memorie e documenti”, in cui è presente esplicito riferimento al manoscritto autografo "Historia della Miraculosa Imagine del SS.mo Crocifisso di Ciminna" di Don Santo Gigante (1601 - 1673), risulta il testo più accreditato relativamente alle feste e tradizioni più care alla comunità locale. Si attesta che la venerazione a Ciminna per il SS. Crocifisso risale al 1651, e non è venuta meno fino ad oggi. Nel corso degli anni la venerazione è notevolmente cresciuta per grazie spirituali e temporali riservate al popolo, e quest'ultimo si è adoperato per la grandezza delle celebrazioni.
Sin dai primi anni in cui furono istituite le celebrazioni religiose, queste si svolgevano su due giorni, accompagnate dalla banda musicale, dai tamburi in giro per il paese e da giochi di mortaretti al termine della serata. Durante la mattina, visto che la processione si svolge la sera, si tiene la fiera degli animali, di utensili vari ed attrezzature utili per l'allevamento e l'agricoltura. Tutto si svolge per allietare la comunità e rendere solenni quei giorni. Tuttavia le maggiori attrazioni durante i giorni di festa erano, e sono tutt'ora, la processione dell'Immagine del S.S. Crocifisso e la manifestazione cosiddetta delle Torce (a “Furriata r'ì Torci”). Quest'ultima consiste in una sorta di spettacolo folkloristico in cui un gruppo composto da sette muli, che rappresentano i sette Sacramenti, trasportano in groppa delle grosse bisacce contenenti confetti, dolciumi ed altri generi di leccornie. I muli sono legati tra loro, il gruppo di muli è chiamato “Rètina”, e capitanati in testa dal devoto che assolve al compito della “ittata d'ì cuppiteddi – lancio degli oggetti contenuti nelle bisacce” (in siciliano per cuppiteddi si intende il tipico involucro che raggruppa i confetti nelle bomboniere). Tale ruolo oltre ad essere di notevole prestigio viene svolto con immensa devozione visto che è generato da una promessa (promisioni) fatta al SS. Crocifisso da parte del devoto. L'intera manifestazione si svolge nel piazzale antistante la Chiesa di San Giovanni Battista, in cui è conservata la sacra immagine del SS. Crocifisso, durante le prime ore del pomeriggio della prima domenica di Maggio di ogni anno. Relativamente alla processione dell'Immagine Sacra del SS. Crocifisso, questo è l'evento più atteso per la comunità locale e limitrofa. Per capire l'importanza della venerazione cittadina basti pensare che ogni anno, durante la settimana che precede la prima domenica del mese di maggio, arrivano a Ciminna numerosi visitatori ed emigranti che nei tempi addietro tentarono la fortuna altrove. Tutti ritornano per passare queste liete giornate coi propri cari o per promessa da realizzare in seguito a grazia ricevuta dal “Patri di li Grazij”. Addirittura negli Stati Uniti, nella città di Chicago in cui vive una numerosa comunità di ciminnesi, vengono organizzate manifestazioni simili, con tanto di processione e festeggiamenti (frutto di promesse mantenute in seguito a grazie ricevute), riprendendo quanto avviene nella comunità locale. Negli anni, come si diceva, la venerazione e la fede per il SS. Crocifisso è notevolmente cresciuta, a partire dalla istituzione dalla seconda metà del '600, per i “miracoli”, le grazie dispensate e gli eventi straordinari accaduti. Il primo di questi eventi “speciali” è straordinariamente descritto nel citato documento manoscritto di Don Santo Gigante, riguarda il caso della morte di Bartolo Caiazza, uomo di cattiva fama che fu barbaramente ucciso o il caso della costruzione della odierna chiesa di San Giovanni Battista in cui tutt'oggi è custodito il SS. Crocifisso. Si dice infatti che dal primo avvio dei lavori, questi ultimi stavano rallentando ma che sotto indicazione ed incoraggiamento di una voce che udirono due uomini all'atto di pregare davanti la sacra immagine, si velocizzarono con grande partecipazione dell'intera comunità.
La festa del SS. Crocifisso di Baucina
La festa si svolge la seconda domenica di maggio con la solenne processione del SS. Crocifisso e la tradizionale “Furriata di li torci”. La manifestazione oltre ad avere una valenza religiosa viene intesa dagli abitanti come un rito propiziatorio primaverile.
La “Furriata di li torci” è un corteo equestre condotto da giovani cavalieri ed amazzoni, che portando torce floreali, ovvero bastoni addobbati con fiori in carta colorata creati artigianalmente dalle donne, girano per il paese; il corteo termina da due “rètine”, due gruppi costituiti da sei muli, il primo dei quali è cavalcato da un giovane che girando per il paese offre alla folla dolciumi di vario genere
La festa del SS. Crocifisso di Mezzojuso
La tradizionale festa del SS. Crocifisso, comunemente conosciuta come “Fiera di maggio”, nasce come “fiera franca” e ancora oggi, come dal principio, si svolge la terza domenica di maggio; tale data fu designata dal re Ferdinando II che il 23 Agosto 1844, attraverso un decreto, ne autorizzò la celebrazione.
La ricorrenza ha inizio la seconda domenica di Maggio, in cui vi è l’esposizione del Palio (“l’appizzatina ru Paliu”), una tipica bandiera albanese di panno rosso con al centro raffigurante un’aquila bicipite nera, il Palio viene issato a mezzogiorno in punto nel campanile della chiesa.
La mattina della festa, all’interno della chiesa del SS. Crocifisso, viene celebrata una solenne liturgia in rito greco – bizantino al termine della quale si svolge una sfilata di torce ed ex voto, appartenenti alla Confraternita, comunemente denominata “a cunnutta”, che termina con “la rètina” dei muli che portano sacche ricolme di grano e decorate con preziosi fregi e ricami.
La sera si svolge la processione della Vara, ovvero un baldacchino decorato e ricoperto d’oro nel quale si trova una crocifisso d’argento con l’anima di legno di faggio.
Dopo la processione la Vara resta esposta al culto per l’Ottavario durante il quale, ogni sera, un predicatore tiene delle omelie. L’Ottavario si conclude la Domenica successiva con la processione che percorre le vie secondarie del paese. La festa si conclude il Lunedì successivo con “a chiusura ‘ra vara”, una cerimonia religiosa alla quale intervengono numerosissimi fedeli.
La festa del SS. Crocifisso di Villafrati
La terza domenica di Settembre si svolge a Villafrati la festa in onore del SS. Crocifisso, che secondo il calendario liturgico corrisponde alla settimana in cui si suole celebrare la festa dell’esaltazione della Santa Croce.
Si hanno notizie certe in merito ai festeggiamenti a partire dal 1880, anno in cui venne istituita la Confraternita del SS. Crocifisso, anche se si presuppone che già nel 1780 anno dell’arrivo del simulacro in paese, venne già istituita la festività.
Fino agli anni Sessanta i festeggiamenti erano curati dalla Confraternita, successivamente si decise di affidare l’organizzazione della festa ad un comitato esterno coordinato da un presidente eletto annualmente; dal 2000 al 2007 il compito venne nuovamente assegnato alla Confraternita, ed infine coordinato, dal 2007 ad oggi, dall’Associazione Villafrati Fest-Art.
La festa è particolarmente sentita dai fedeli villafratesi, che attribuiscono al SS. Crocifisso diversi miracoli.
I festeggiamenti che hanno inizio il venerdì della seconda settimana di Settembre si protraggono fino alla quarta ed ultima domenica del mese.
Il venerdì e le due domeniche, vengono considerati come i giorni di maggiore rilievo, poiché vi è la celebrazione delle messe solenni e lo svolgimento di tre processioni.
Durante le processioni viene portata sulle spalle la cosiddetta “vara”, seguita da un folto numero di fedeli a piedi scalzi e con ceri accesi, pronti ad esprimere la propria devozione e grati delle grazie ricevute.
Un altro momento caratteristico della processione è la “vulata degli angeli”, durante la quale due bambine esortano i fedeli ad avere fede nel SS. Crocifisso.
Il sabato, dall’aspetto più profano, è dedicato all’organizzazione di un concerto di musica leggera con la partecipazione di cantanti stimati del panorama musicale.
Diverse sono le iniziative religiose, per i giorni della festa, sensibilizzando le diverse categorie sociali e l’intera comunità.
I pomeriggi, invece, sono caratterizzati da spettacoli folkloristici, dalle sfilate di bande e tamburi, e dall’organizzazione di gare e tornei sportivi per l’intrattenimento dei più giovani.
La terza domenica di settembre, inizia con la tradizionale fiera agricola, all’interno della quale è possibile acquistare e vendere attrezzi agricoli e bestiame. Nel pomeriggio, invece, è possibile assistere alla sfilata dei muli, conosciuta come la “cunnuciuta delle torce con muli bardati”; i muli, ornati con sacche piene di confetti e caramelle che vengono generosamente offerte ai passanti.
Accanto a questi rituali di natura religiosa, negli anni la festa si è arricchita di tantissime altre attività ludiche e d’intrattenimento che si protraggono per circa due settimane.
Dall’anno scorso, si è aggiunta la sfilata dei personaggi storici, con costumi dell’epoca, omaggio al Casato dei Filangeri.
La festa del SS. Crocifisso di Trabia
I festeggiamenti in onore del SS. Crocifisso, che si svolgono durante l'ultima settimana di settembre, costituiscono per il comune di Trabia un momento molto importante non solo dal punto di vista religioso, ma anche in relazione alla leggenda collegata.
Al tempo in cui a Trabia governava Giuseppe Lanza II Branciforti, prima metà dell'800, un giovane pescatore trovò, nelle vicinanze del castello, una croce di bronzo che decise di consegnare al principe. Era la terza domenica di settembre, la popolazione era in preda ad una spietata carestia, e quest'ultimo decise di portare in processione la croce rinvenuta dal pescatore. Improvvisamente la carestia terminò e la popolazione sollevata dall'accaduto, interpretò la vicenda come un segno divino.
Per questa ragione si celebra il SS. Crocifisso patrono della città.
Accanto alla tradizionale celebrazione e processione si svolge ogni anno anche una processione a bordo di una piccola imbarcazione da pesca. Tale sfilata storica parte dall'arco di fuori porta e giunge sino alla chiesa Madre dedicata a Santa Petronilla.
La festa del SS. Crocifisso di Trabia,arrivata alla suo 180° anniversario, per tradizione viene ancora oggi celebrata l'ultima domenica di settembre. La rievocazione storica del ritrovamento della croce di bronzo avviene oggi con la partecipazione di personaggi in costume d'epoca .