Il set de “Il Gattopardo” – Ciminna

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Donnafugata viene ben descritta da Giuseppe Tomasi di Lampedusa nella sua famosissima opera “Il Gattopardo”, attraverso le parole proferite da Don Fabrizio Salina. Il regista Luchino Visconti, per il passaggio cinematografico dell’opera letteraria, cercò ispirazione recandosi presso la dimora di Donnafugata, visitandone tutti gli ambienti e rendendosi conto però delle difficoltà legate all’ambientazione all’interno di una struttura che ben poco si prestava alle esigenze cinematografiche.

Per queste ragioni, come scrisse Caterina D’amico, il paesino di Ciminna si è finta Donnafugata, il paese di fantasia di un grande romanzo italiano, che ospitò buona parte delle riprese esterne del capolavoro viscontiano.

Le ragioni che spinsero il regista a scegliere Ciminna per girare le scene nella residenza estiva dei Salina, scartata Palma di Montechiaro e Santa Magherita Belice, venne suggerito da Gioacchino Lanza Tomasi, assieme all’operatore Giuseppe Rotunno e al costumista Piero tosi, poiché il paese era somigliante a quanto descritto nel romanzo dell’autore Tomasi Lampedusa: mancava solo il palazzo residenziale della famiglia Salina, che doveva essere limitrofo alla Chiesa Madre. Lo scenografo M. Garbuglia, in quarantacinque giorni risolse il problema con l’innalzamento della sontuosa facciata, con il rifacimento della pavimentazione di tutta la piazza. Il paese venne scelto anche per la sua tipologia di non essere ancora conosciuto e ricco di opere d’arti, specialmente la bellezza della Chiesa Madre fece innamorare il regista Luchino Visconti.

A fine giugno del 1962 iniziarono le riprese del “Gattopardo”, i Ciminnesi si videro aprire le porte dei magazzini delle case, trasformate in botteghe di lavoro di gessisti, imbianchini, muratori, ferraioli, elettricisti, falegnami, fabbro ferraio, sarti, generi alimentari.

Il paese ha avuto il piacere di ospitare Burt Lancaster (nella parte di Don Fabrizio Principe di Salina), Alain Delon (nella parte di Tancredi, garibaldino e nipote di Don Fabrizio innamorato della bellissima Angelica), Claudia Cardinale (che interpretava la bellissima Angelica e figlia del Sindaco di Donnafugata), Paolo Stoppa (nei panni di Calogero Sedara Sindaco di Donnafugata), Ottavia Piccolo (nelle vesti di Caterina), Mario Girotti, in arte Terence Hill (nella parte del Conte Cavriaghi), Rina Morelli (nelle vesti della Principessa Maria Stella Salina, moglie di Don Fabrizio) Sergio Reggiani (nel ruolo di Don Ciccio Tumeo), Giuliano Gemma nella parte del Generale garibaldino), l’attore palermitano Pino Caruso e tanti altri.

Per le scene interne il registra ha scelto due palazzi borghesi palermitani, la settecentesca Villa Boscogrande e il Palazzo Valguarnera Gangi, e un palazzo nelle vicinanze di Roma, il palazzo Chigi ad Ariccia. Considerato che la Sicilia si presenta ricchissima di paesaggi naturali sia verdi che aridi, il regista, oltre quello di Ciminna, ha utilizzato altri set esterni, così, tra le scene più celebri ricordiamo: le riprese nei pressi del territorio di Piana degli Albanesi e per le scene di battaglia vennero scelti i reali luoghi palermitani in cui esse nel passato erano avvenute come per esempio Piazza San Giovanni Decollato, Piazza Rivoluzione, Piazza Vittoria, Casa Professa e la Kalsa.

Nel mese di Agosto del 2014, a Ciminna è stata svolta l’iniziativa “La Donnafugata del Gattopardo cinquant’anni dopo”. Nella Chiesa Madre, dedicata a Santa Maria Maddalena, è stato presentato un volume per l’occasione e nell’antistante piazza è stata allestita una mostra fotografica, a cura di Giuseppe Cusmano, a ricordo dei cinquant’anni della realizzazione del set cinematografico nel paese di Ciminna.

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