La via “Clarūs” – Itinerario 1 – Baucina
Area archeologica e Chiesa di S. Marco
La Chiesa di San Marco, una delle più antiche costruzioni sacre di Baucina, sorge alla periferia del centro abitato.L’edificio venne costruito nel 1535 per volere del nobile Don Antonio Ventimiglia, proprietario terriero del feudo di San Marco. Nei pressi della Chiesa, vennero istituiti intorno al 1600, un lazzaretto per offrire cure ai malati di peste ed un cimitero, che restò funzionante sino al 1880.All’interno della chiesa è possibile ammirare una statua lignea ridipinta in policromia, di cui l’autore ad oggi rimane sconosciuto, che raffigura il santo.Di rilevanza archeologica è possibile osservare, nei pressi della chiesa, molteplici frammenti di tegole e vasellame risalenti dall’età arcaica sino all’età medievale(VI sec. a.C. – XIII sec d.C.).
Chiesa di Santa Croce
Nonostante la chiesa risulti distante rispetto il centro abitato,alle falde del Monte Falcone, è molto frequentata da fedeli e non, in occasione della Messa cantata per la festa dell’Ascensione, in cui il sacerdote benedice i campi del paese ed il bestiame.
Prima dell’attuale chiesa, vi era una piccola “tribunedda votiva” senza aperture. Oggi la chiesa si presenta secondo una pianta ad unica navata con annessa sacrestia e possiede all’interno un altare centrale sormontato da una croce e si segnala la presenza della tavola di marmo dell’altare, proveniente dalla chiesa campestre di Chiarello, dedicata a San Vincenzo.
Contrada Cubaitaro e Monte Falcone
Sul lato ovest del Monte Falcone, è possibile incontrare la “Contrada Cubaitaro”, così denominata per la presenza delle cube (tombe) allineante lungo i viali interni del cimitero adiacente. I terreni della contrada sono formati da quarzo arenite e da accumuli di “cuticchia” (ciottoli) della Formazione Terravecchia (Oligocene-Miocene inferiore e medio). Infine, tra gli uliveti presenti è possibile trovare con molta facilità fossili di ostriche, di cappe sante, di alghe calcaree rodoliti, di coralli, ecc.
Area archeologica e necropoli di contrada Balatelle
Sempre nei dintorni del Monte Falcone (sul suo lato ovest) è possibile rintracciare l’area archeologica che già dal IV secolo risultava abitata da una grande fattoria dominante rispetto alla vallata generata dal torrente Margio.
La contrada oggi prende il nome di Balatelle, derivante dal termine arabo Balāţa (ah) (trad. lastricato) che nel dialetto siciliano è stato trasformato in “bbalata”, ossia la tipologia di roccia liscia che è possibile scorgere dal terreno.Oggi è possibile vedere soltanto alcuni frammenti che testimoniamo la presenza dell’insediamento come: frammenti di terracotta ed una necropoli con tombe ad arcosolio scavate nelle pareti gessose; presso il Museo Archeologico di Baucina è possibile conoscere alcuni dei materiali che chiariscono le diverse fasi di vita del luogo.
Area archeologica di contrada Chiarello e chiesa di San Vincenzo
L’appellativo Chiarello, ancora oggi lascia qualche perplessità: alcuni sostengono che faccia riferimento all’aggettivo latino clarūsille o dall’aggettivo clarūs (trad. luminoso, splendente, illustre), facendo riferimento al proprietario della masseria; altri invece suppongono che si riferisca al “chiaro” che le rocce di gesso e quelle calcaree conferiscono al paesaggio. Nel sito, di grande rilevanza archeologica, sono stati ritrovati frammenti ceramici risalenti all’epoca tardo-antica appartenenti probabilmente ad una fattoria locale; di grande rilievo sono anche resti di una chiesetta rurale, costruita nel settecento dal noto architetto Paolo Amato.La struttura, costruita con blocchi di pietre di gesso locali, fu dedicata a San Vincenzo dei Paoli. Oggi sul posto, mantenendo cosi la naturale vocazione del territorio, sorge un importante e moderno insediamento produttivo: l’oleificio Cirrincione, celebre per la produzione di oli, in particolare della varietà “Biancolilla”.
Contrada Cuba
In Contrada Cuba, è possibile visitare una piccola sorgente, le cui acqua servono ad alimentare un abbeveratoio.La roccia presente, è caratterizzata da uno strato conglomeratico (Formazione Terravecchia) situato vicino la sorgente. Inoltre, tutto il sito è ricoperto da “cuticchia” (trad. ciottoli), utilizzati per lastricare i pavimenti delle stalle e i viali che fungevano da collegamento tra gli edifici nel paese di Baucina.
Abbeveratoio e area archeologica di contrada Acqua la Fico
Sulla sommità di un piccolo poggio di roccia calcarea, si trova un importante sito archeologico caratterizzato da differenti fasi: alcune ceramiche a decorazione dipinta e impressa, unitamente a tombe a grotticella artificiale fanno supporre che vi sia stato un insediamento rurale risalente al VI secolo A.C; altre fonti testimoniano la presenza nel luogo anche in età ellenista e romana. La roccia che sorge è una tipologia di calcarenite organogena appartenente alla Formazione Baucina (più nel dettaglio, saheliano nel Messiniano inferiore), spessa pochi metri, poggia su sabbie, molasse e conglomerati della Formazione Terravecchia.
Interessante anche l’origine del toponimo della Contrada: Acqua la Fico, prende il nome da una sorgente posta sotto un albero di fico, di cui oggi non si trova più traccia.